Who’s Your Dealer è il questionario creato da cheFare per scoprire i nuovi nomi della divulgazione culturale
La pandemia di Coronavirus ha trasformato radicalmente i nostri modi di stare in società: i rapporti personali, quelli lavorativi e, sopratutto, il nostro modo di fare esperienza della cultura.
Non si tratta solo dell’improvvisa e prolungata impossibilità di accedere agli spazi fisici che erano protagonisti della produzione e divulgazione culturale; nel corso dei mesi di lockdown, i punti di riferimento per la cultura per i grandi pubblici sono cambiati.
Dai servizi di streaming di musica come Spotify, Tidal o Bandcamp, fino a quelli per le opere audiovisive come Netflix, Prime Video o Disney+, è in corso un processo di profonda trasformazione che sta cambiando le coordinate dei gatekeeper culturali.
Non sono solo i grandi editori a cambiare faccia, ma anche – in un certo senso – gli “influencer culturali”: quelle personalità o organizzazioni che imprimono un’influenza tangibile sulle abitudini culturali dei grandi pubblici. In breve, stanno cambiando i connotati di coloro che “consigliano” quali libri leggere, quali artisti seguire, quali film o serie TV guardare, quale musica ascoltare e quali progetti tenere d’occhio.
L’ecosistema dei social network ha permesso l’emersione di nuove figure in grado di comunicare con i pubblici in modo più diretto ed informale. Tracciare una mappatura di queste personalità è un passaggio importante nella descrizione dei nuovi modi che stanno emergendo nella produzione e nel consumo della cultura.
Who’s Your Dealer è un sondaggio costruito da cheFare, agenzia per la trasformazione culturale, nell’ambito del progetto Streaming Culture, la mappatura della produzione e del consumo culturale durante la pandemia, sviluppato dall’Università degli Studi di Milano Bicocca in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano Statale, grazie al supporto di Fondazione Cariplo.
A cavallo tra i mesi di giugno e luglio 2022 è stato diffuso sulle piattaforme social un breve questionario indirizzato ai grandi pubblici della cultura e pensato proprio per individuare i profili dei nuovi “influencer culturali” che stanno integrando la tradizionale filiera della divulgazione culturale.
Leggi qui i risultati del questionario.